Il 2019 si è rilevato un anno molto buono per tutta la produzione olivicola italiana che ha visto la Puglia in prima fila per aver guidato la ripresa della produzione dell’olio extravergine d’oliva.
Nonostante i problemi legati alla Xyella, infatti, le indagini di mercato effettuate da Cia-Agricoltori italiani, Italia olivicola e Aifo (Associazione italiana frantoi oleari), hanno stimato una produzione che ha superato di poco le 330mila tonnellate a livello nazionale, di cui più del 60% proviene dalla Puglia.
Questo dato, dunque, ha raddoppiato la produzione dello scorso anno, che si attestò solamente intorno alle 175mila tonnellate.
A quanto pare questo notevole incremento si è reso disponibile per merito del clima, che ha particolarmente favorito lo sviluppo dell’olivo. Rispetto al 2018, il caldo estivo e la bassa umidità hanno evitato gli attacchi della mosca olearia. La conseguenza di questo fattore è stata quella di avere un’ottima qualità di olio.
La Puglia, dunque, è stata una delle regioni più interessate dal traino dell’annata: da sola ha prodotto il 60% di tutta la produzione per un +175%.
Ad aver registrato un trend positivo sono state anche la Calabria (+116%), che si conserva seconda davanti alla Sicilia (+38%). Al Sud bene la Basilicata, che ha quasi quadruplicato la produzione dello scorso anno (+340%). Positiva la campagna anche in Sardegna (+183%), Campania (+52%) e Molise (+40%).